29 Apr SCIP: la nuova banca dati dell’Agenzia Europea per le sostanze chimiche
In qualità di partner affidabile, rispettoso dell’ambiente e sempre pronto ad abbracciare nuove sfide, Moval si dimostra ancora una volta particolarmente attenta. A questo riguardo si adegua ai continui cambiamenti, specialmente quelli che interessano il settore legislativo, legati ai processi produttivi e all’efficace comunicazione con il cliente.
In questo articolo presentiamo la Banca dati SCIP che, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), continua a implementare per comunicare i dati relativi alle sostanze SVHC, cioè quelle che vengono considerate estremamente preoccupanti per la salute dell’uomo (Substances of Very High Concern).
Come noto, l’obbligo di inserire le informazioni all’interno della Banca dati SCIP, già perfettamente funzionante e messa a disposizione degli utenti, è entrato in vigore il 5 gennaio del 2021. Vediamo, più nel dettaglio, tutto quello che bisogna sapere, come eseguire la notifica, su quali soggetti grava l’obbligo e cosa Moval sta facendo per tutelare al massimo il cliente finale e l’ambiente.
Notifica delle sostanze nella Banca dati SCIP: in cosa consiste?
La Banca dati SCIP è stata prevista dalla Direttiva 2018/851/UE. Il nuovo assetto messo a punto dall’ECHA obbliga le aziende interessate a trasmettere i dati relativi alle sostanze SVCH, che sono state opportunamente catalogate all’interno di una lista e considerate come estremamente preoccupanti.
Nello specifico, è previsto che gli operatori che trattano articoli contenenti sostanze SVHC dovranno eseguire le regolari notifiche alla Banca dati SCIP. I soggetti coinvolti sono produttori, assemblatori, importatori, distributori e, più in generale, tutti gli altri operatori che fanno parte della catena di approvvigionamento situati all’interno del territorio europeo. I dettaglianti e gli altri soggetti della catena di approvvigionamento che forniscono articoli direttamente ed esclusivamente ai consumatori sono esentati dall’obbligo di presentare informazioni alla banca dati SCIP.
A decorrere dal 5 gennaio 2021 tutti i soggetti sui quali grava l’obbligo di notifica, non dovranno limitarsi a comunicare solo gli oggetti complessi contenenti sostanze estremamente preoccupanti, ma anche a identificare gli articoli che ne racchiudono una concentrazione superiore allo 0,1% in peso. Si tratta quindi di un’importante novità a garanzia del consumatore e non solo.
La regolare notifica, pertanto, si esegue descrivendo in maniera accurata l’articolo. L’operatore sarà inoltre tenuto a specificare quali sono i componenti che racchiudono sostanze SVHC con una concentrazione superiore allo 0,1% e il nome della sostanza. La notifica riporterà infine le specifiche sull’utiIizzo sicuro e sullo smaltimento dell’articolo.
Quali sono i vantaggi pratici della Banca dati SCIP?
La Banca dati SCIP è stata introdotta dal legislatore con lo scopo primario di ridurre in maniera significativa la produzione dei rifiuti, soprattutto di quelli che contengono sostanze pericolose per l’uomo e l’ambiente. In questa maniera sarà di conseguenza possibile accrescere la sicurezza durante le fasi del trattamento dei rifiuti, oltre che ottenere una precisa tracciabilità sull’intero ciclo di vita dei materiali prodotti.
Ogni azienda, pertanto, è oggi chiamata a verificare se dovrà o meno rispettare l’obbligo di notifica e, in caso positivo, sarà di conseguenza tenuta a inquadrare la sua posizione all’interno della catena di approvvigionamento. A questo punto dovrà analizzare in maniera accurata le caratteristiche dei singoli prodotti, per poi individuare quelli che contengono sostanze SVHC e presentano una concentrazione superiore allo 0,1% p/p. Tutti questi step si rivelano fondamentali per poter eseguire le notifiche nel pieno rispetto dei dettami normativi.
Come Moval supporta i clienti?
Prescindendo dall’obbligo normativo di registrazione di tutti quei prodotti che presentano sostanze estremamente preoccupanti, in maniera assolutamente volontaria, noi di Moval abbiamo scelto di aumentare il quotidiano impegno. Infatti, provvediamo sempre a fornire il numero SCIP ad ogni cliente, per garantire così una trasparenza ad ampio raggio.
La trasmissione del numero avviene nel momento in cui provvediamo alla spedizione dell’articolo e permette di facilitare al cliente la procedura di creazione del dossier dei suoi articoli che, a sua volta, sarà tenuto a registrare nella banca dati SCIP. Ecco, quindi, che il nostro modo di operare semplifica le operazioni di tutte le parti coinvolte nella transazione commerciale.
Obiettivi finali: ecosostenibilità ed ecocompatibilità
Molti operatori si domandano quali sono, in definitiva, i principali obiettivi che sono stati prefissati dall’ECHA tramite la realizzazione della banca SCIP. Per prima cosa bisogna segnalare l’intento da parte della Comunità Economica Europea di incoraggiare la sostituzione delle sostanze SVHC con altre maggiormente sicure per la salute e sostenibili.
Così facendo si potrà contribuire a predisporre una migliore economia circolare, dal momento che gli operatori riusciranno a ottenere le necessarie informazioni sui prodotti e sapere in maniera dettagliata quali sono le sostanze SVHC presenti negli articoli che vengono poi sottoposti al riciclo.
La Banca dati SCIP mira quindi ad una maggiore trasparenza. Gli operatori potranno lavorare con consapevolezza, mentre i consumatori finali saranno in grado di compiere scelte d’acquisto più ponderate. Tutto ciò si sposa perfettamente con la mission di Moval. Del resto sin dalla nostra costituzione siamo ogni giorno impegnati a puntare al miglioramento e all’innovazione, per questo adottiamo processi aziendali che rispettano l’ambiente che ci circonda.